Antonio Conte e Igor Milicic
Antonio Conte e Igor Milicic

Azzurri del pallone e della palla a spicchi entrambi sconfitti tra le mura amiche

Due prestazioni scialbe, incolori, culminate in una doppia sconfitta casalinga che, in un caso, quello del Napoli calcio, fa scattare i primi campanelli d’allarme per una squadra che, contro un’avversaria di rango, ha fatti vedere e mostrati tutti i limiti caratteriali, tecnici e tattici di una stagione, quella passata, che tutti, in città, ancora ricordano con terrore; nell’altro, quello del Napoli Basket, invece, aggravano una situazione di per sé già critica e ai limiti di una crisi sportiva e di risultati irreversibile – sei su sei perse in questo spaventoso avvio di campionato -, appena mitigata da qualche flebile segnale di riscossa percepito in campo nella gara disputata e persa ieri davanti al proprio pubblico per appena un punto.

Primo stop interno per Antonio Conte e i suoi ragazzi

Tre goal presi senza realizzarne neppure uno. Al Napoli, in queste prime undici giornate di campionato, era accaduto soltanto una volta: alla prima stagionale in quel di Verona dove, al cospetto dei padroni di casa scaligeri, davvero ben poca cosa, gli azzurri, in un’afosa giornata di metà agosto, erano andati in bambola, presi a pallonate dagli avversari, lasciando temere il peggio a stampa e tifosi nonostante l’avvento di Antonio Conte sulla panchina napoletana. La rabbia del mister azzurro, un mercato last minute importante e tanto, tanto, tanto lavoro fuori e dentro il campo sul corpo e, soprattutto, sulla testa dei calciatori, ha prodotto una riscossa fatta di 8 vittorie, un pareggio e la testa della classifica di Serie A; almeno fino a ieri quando, un un Maradona pieno all’inverosimile, il Napoli si è squagliato come neve al sole davanti all’Atalanta del più volte corteggiato e mai arrivato a guidare la squadra azzurra Giampiero Gasperini. Gli orobici non hanno vinto, ma stravinto! Giovanni Di Lorenzo e compagni in campo non ci hanno capito niente, ancor meno qualcosa, in panchina, ha compreso un Antonio Conte irretito, paralizzato dalla tela tessuta dall’omologo bergamasco. Poche idee, nessuna contromossa utile e sostituzioni fatte tardi e male hanno fatto apparire il mister azzurro un novello allenatore fresco di patentino preso a Coverciano al cospetto di Gasp. Il 3-0 finale sta, forse, anche stretto all’Atalanta per quel che si è visto. Di tempo per recuperare e mostrare che quella di ieri è stata solo una triste ma isolata parentesi, ce n’è; anche se il calendario, adesso, non aiuta in tal senso il Napoli: a cominciare dalla sfida, ancora contro i colori neroazzurri, di domenica prossima contro i campioni d’Italia e diretti inseguitori dell’Inter di Simone Inzaghi.

Sesta sconfitta su sei per la Napoli della pallacanestro

Per un punto Martin perse la cappa… insegnavano un tempo lontano nelle scuole elementari; e ieri, alla Fruit Village Arena, la Napoli Basket ha persa la sesta partita di fila, su sei gare fin qui disputate in campionato, secondo la più classiche delle beffe. La sfida con Venezia si è chiusa sull’81 ad 80 per gli ospiti lagunari che, dopo aver subita la supremazia iniziale degli azzurri padroni di casa che, per buona parte della gara, hanno lasciato intravvedere una luce fuori dal tunnel, in un finale thrilling fanno loro la gara con un canestro sulla sirena. Non ci sono più parole per descrivere una situazione, quella di coach Igor Milicic e dei ragazzi della palla a spicchi partenopea, che forse neppure il più critico dei critici avrebbe potuta immaginare così a questo punto della stagione. Partita dopo partita, sconfitta dopo sconfitta, la Napoli Basket precipita sempre più giù nel morale e nella classifica: quello zero nel numero dei punti fa male ma, soprattutto, spaventa società, ambiente e tifosi seriamente preoccupati per la piega che ha presa l’annata dove, al momento, si rivelano inutili anche correttivi quali l’arrivo in roster di due cestisti d’esperienza e qualità come Green e Bentil. E domenica si va a Trapani a far visita allo Shark. Al pari dell’impegno a Milano degli azzurri del calcio non certo l’avversario migliore per interrompere la serie negativa e ripartire per i partenopei della pallacanestro.

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