Coldiretti Campania
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L’associazione degli agricoltori italiani segnala problemi anche a Caserta

“Con quasi due milioni di studenti tra bambini e ragazzi che pranzano quotidianamente nelle mense scolastiche italiane, è importante l’operazione dei Nas di verifica della qualità di ciò che viene servito a tutela della salute delle giovani generazioni” – scrive Coldiretti in una nota a commento dei risultati della campagna di controlli a livello nazionale effettuata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d’intesa con il Ministero della Salute per la verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici -.

I dati Istat

Sulla scorta dei dati elaborati da Istat, Coldiretti spiega che a “ricorrere alle mense sono peraltro proprio i bambini più piccoli, con circa settecentomila alunni tra i 3 e i 5 anni e oltre un milione tra i 6 e i 10 con la conseguente necessità di assicurare cibi sicuri e correttamente conservati“. È per questo che Coldiretti invita le istituzioni a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni.

Un allarme alimentare al giorno sul cibo importato

Secondo l’analisi Coldiretti su dati Rasff nel 2024 è scoppiato più di un allarme alimentare al giorno legato al cibo importato in Italia dall’estero, in aumento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2023, tra prodotti contaminati con metalli pesanti, pesticidi oltre i limiti, sostanze vietate in Europa o batteri. I cibi italiani si confermano i più sicuri anche per l’Efsa, l’Agenzia europea sulla sicurezza alimentare, con i residui chimici oltre i limiti sui prodotti di origine nazionale che sono stati lo 0,6% del totale, la metà della media Ue pari a 1,3% di non conformità e oltre 10 volte in meno di quella dei Paesi terzi, pari al 6,4%.

Un ultimo caso in Campania

Notizia di ieri che in Campania, a Caserta, il titolare di una ditta incaricata del servizio di fornitura vitto per la refezione scolastica è stato denunciato per frode nelle pubbliche forniture, in quanto è stato appurato che veniva apposta fraudolentemente l’etichetta della ditta sulle vaschette di pasti prodotte da altre aziende. Intanto, per diffondere modelli di consumo più sani e sostenibili Coldiretti è impegnata a promuovere nelle scuole italiane il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all’anno su tutto il territorio nazionale; ma Coldiretti ha stretto anche un’alleanza con Federazione Italiana Medici Pediatri per sostenere la proposta di legge europea di iniziativa popolare che mira a estendere a tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione Europea l’obbligo di riportare in etichetta l’origine geografica, dando la possibilità ai genitori di scegliere in maniera consapevole.

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