Nominati ma mai convocati i membri della Giunta per pianificare i prossimi cinque anni di attività
Tutto tace sui Monti Lattari o, almeno, in casa dell’Ente Parco Regionale che non ha mai cominciato la sua attività. Dal giorno della nomina, infatti, i componenti della giunta non sono mai stati convocati per cominciare a pianificare i cinque anni di lavoro.
Era estate quando, l’ormai lontano 11 luglio 2024, il Decreto della Giunta della Regione Campania n.347 procedeva alla nomina del Presidente Enzo Peluso e dei componenti della Giunta dell’Ente Parco.
Restano così in attesa di notizie i profondi conoscitori della zona che erano pronti a dare il loro contributo. Non ha bisogno di presentazione Anna Amendola, sindaco del Comune di Lettere, nominata quale rappresentante della Comunità dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari; stesse motivazioni per un altro grande conoscitore del territorio: il sindaco di Corbara Pietro Pentangelo.
Di grande spessore anche i rappresentanti delle associazioni professionali agricole ed ambientaliste. Per le prime è stato nominato Salvatore Loffreda, il suo ruolo di direttore di Coldiretti Campania e Napoli gli ha consentito di maturare una grande esperienza nel settore che gli consente di avere una visione lucida del territorio. Idee chiare anche per Giuseppe Pepe. Tutti pronti a lavorare per aggiungere valore ulteriore all’intero Parco Regionale dei Monti Lattari.
L’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari è l’organismo di gestione del Parco Regionale dei Monti Lattari che abbraccia l’intera penisola sorrentino-amalfitana con le sue vette più alte: Sant’Angelo a Tre Pizzi e Monte Faito. Istituito con Decreto Presidenziale della Giunta Regionale della Campania n. 781 del 13 novembre del 2003, il parco interessa il territorio di 27 comuni della penisola: dall’entroterra alla zona costiera. Poco mosso anche il sito internet. Collegandosi all’indirizzo “www.parcoregionaledeimontilattari.it“, infatti, cliccando sull’organigramma si rileva che è aggiornata la voce relativa al presidente, mentre è tutto fermo sulla voce Giunta. Dopo il fatidico doppio click si legge del vecchio commissariamento ormai datato 2021. L’auspicio è che questa voce possa essere aggiornata al più presto, magari prima della scadenza dei cinque anni di durata dell’incarico.