Latte di bufala: Coldiretti Caserta al fianco degli allevatori

Coldiretti Caserta a Castelvolturno

L’organizzazione chiede contratti controllati contro pratiche sleali

Coldiretti al fianco degli allevatori bufalini. La chiara presa di posizione più volte sottolineata dal direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli è stata l’apertura dell’incontro fra la federazione e i soci allevatori bufalini di Castelvolturno. La presenza di numerosi amministratori locali, al fianco delle aziende produttrici di latte bufalino, ha impreziosito ancora di più un incontro che ha sottolineato il grande impegno per la salvaguardia della filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop, partendo proprio dalle sue fondamenta: il latte: “Noi siamo dalla parte degli allevatori che non devono pagare le scelte degli altri. Tutti insieme dobbiamo arrivare alle istituzioni regionali e nazionali” – sottolinea Miselli -.

Il presidente Bellelli

Incisivo l’intervento del presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli: “Ci siamo visti nella sala comunale di Castelvolturno, un’area ad alta densità di allevatori bufalini, dove abbiamo discusso della problematica del prezzo del latte. Un tema che sta creando notevoli difficoltà al mondo zootecnico bufalino di questo territorio ma non solo, all’intera area di produzione della Mozzarella di bufala Campana. Abbiamo raccontato ai nostri soci quelle che sono le iniziative delle quali ci siamo resi partecipi all’interno dei vari tavoli al fine di venire ad una soluzione del problema in maniera molto rapida, perché la situazione è delicata. C’è stata un’ampia discussione che è continuata anche dopo la fine dell’incontro proprio perché, tutti insieme , si cercherà di trovare quella che è la soluzione più idonea alla risoluzione del problema legato al prezzo del latte e alle altre problematiche che creano non poche difficoltà al settore dell’allevamento bufalino”.

La difesa dei contratti è la base per la salvaguardia del prezzo del latte pattuito: “La parte più importante -prosegue Bellelli- è la nostra proposta di creare un contratto che garantisca da un lato l’allevatore e quelli che sono i suoi diritti – soprattutto per quelle che sono le pratiche sleali che noi di Coldiretti abbiamo portato avanti a livello nazionale – e dall’altro ponga al riparo il trasformatore affinché possa avere un latte di qualità – soprattutto un latte che venga ben distribuito durante l’annata -. In quanto si è visto che negli ultimi tempi si è perso quello che era il discorso della destagionalizzazione per cui ci sono delle aziende che producono più latte d’inverno rispetto all’estate ed è una tendenza che va cambiata. Occorre essere molto attenti nell’alimentazione, in modo tale da poter mettere a disposizione della trasformazione un latte di qualità per avere un prodotto di qualità”.

In primo piano la produzione del latte: “Si parla di un’eccedenza di produzione del latte, noi dobbiamo stabilire e certificare realmente quali sono i quantitativi di latte prodotti proprio per cercare di trovare poi le soluzioni per un’equa distribuzione del latte di bufala durante l’anno e poi naturalmente dobbiamo essere attenti che la mozzarella di bufala campana dop venga prodotta con latte idoneo alla produzione di mozzarella dop” conclude il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli.

Fra gli amministratori presenti all’incontro hanno preso la parola il sindaco di Castelvolturno Pasquale Marrandino, quello di Santa Maria La Fossa Nicolino Federico, il vicesindaco di Grazzanise Gabriella Parente, l’assessore alle attività produttive del Comune di Aversa Orlando De CristofaroRaffaele Ambrosca sindaco di Cancello Arnone.

Apprezzati anche gli interventi di Michele Valentino Chiara, supervisore regionale del programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina; Marco Esposito, responsabile veterinaria Regione Campania; Gabriele Di Vuolo, Istituto zooprofilattico di Portici e Davide Letizia coordinatore consulta bufalina Coldiretti Caserta.

Anche il presidente di Coldiretti Caserta Enrico Amico si sofferma sulla difesa dei diritti degli allevatori: “Davvero importante la presenza delle istituzioni. I comuni dell’area, in maniera trasversale, si sono tutti seduti al tavolo perché hanno ritenuto che questo fosse un tavolo importante dove proporre soluzioni a quello che ormai è un problema per tutte le aziende produttrici di latte della zona. Dopo questo incontro la Coldiretti si impegnerà su due vie parallele ed importanti. La prima è quella di proporre che i contratti vengano sottoscritti attraverso le associazioni di categoria per la tutela dalle pratiche sleali che penalizzano gli allevatori. L’altra proposta è quella di cercare di capire quanto latte congelato e in esubero abbiamo per cercare di poterlo utilizzare e in qualche modo trasformare, in modo da riequilibrare domanda e offerta”.

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