I campioni d’Italia vincono in casa 89-82 sugli ospiti. Milicic e ragazzi perdono la quinta gara di fila
Non era forse questa la gara ideale per potersi risollevare ed invertire il senso di marcia fin qui negativo in campionato; ma è indubbio che la quinta sconfitta consecutiva su cinque gare di Serie A1 lascerà un segno che, stavolta, le dichiarazioni di circostanza rilasciate nel dopogara dal direttore dell’area tecnico-sportiva Pedro Llompart e dal coach Igor Milicic della Napoli Basket difficilmente potranno cancellare. La partita contro i campioni d’Italia della Olimpia Milano, infatti, si è chiusa come non ci si auspicava ma, sicuramente, temeva in casa Napoli con una vittoria per 89 a 82 dei padroni di casa sugli ospiti; anche se, a questo punto, il risultato della disfida di Milano è quello che, sul versante azzurro, meno conta e interessa.
In casa azzurra poco da salvare
I ragazzi di mr Milicic sono stati sempre sotto, senza dare mai l’impressione di poter far propria la partita; pur se, va riconosciuto, che i 48 punti contro i 46 dei padroni di casa fatti dagli ospiti nel 2° e 3° quarto, avevano data l’illusione che il finale fosse ancora tutto sa scrivere; e invece… Di buono restano i 23 punti del solito Leonardo Totè ed i 14 di Dario Dreznjak con una percentuale realizzativa del 66,3 per cento nei tiri da tre per quest’ultimo. Qualcosa di più, invece, ci si aspettava da Kaspar Treier – appena un canestro realizzato in 15 minuti giocati e ben sei tiri da tre provati e sbagliati – e Zach Copeland – 4 bombe da tre punti a segno per uno score complessivo di 12 punti personali, ma ben sette altri tiri da fuori che non hanno centrato il canestro per una percentuale realizzativa di poco superiore al 36 per cento -.
Adesso non resta che proiettarsi al prossimo match casalingo contro la Umana Reyer Venezia, in calendario domenica 3 novembre a partire dalle ore 19 e che, salvo decisioni al momento inattese, dovrebbe vedere gli azzurri della palla a spicchi scendere sul parquet della Fruit Village Arena ancora sotto la guida dell’allenatore di origini croate.