La squadra di Igor Milicic, dopo Pistoia e Trieste, è caduta anche con la Banco Sardegna Sassari
Se non è crisi, poco ci manca! La Napoli Basket, infatti, esce sconfitta, con le ossa rotte e il morale sotto i tacchi, anche dalla sfida, in trasferta, con il Banco di Sardegna Sassari con un punteggio impietoso a favore dei padroni di casa (94-76) e una prestazione a dir poco indecente degli ospiti. È la terza sconfitta di fila dall’inizio del campionato per gli azzurri della palla a spicchi che, a oggi, non sembrano neppure lontani parenti della squadra, pensata, costruita, condotta, nell’ordine, dal presidente Federico Grassi, dal direttore tecnico Pedro Llompart e dal coach Igor Milicic, che poco più di sei mesi fa incantò l’Italia della pallacanestro e fece esultare gli appassionati e i tifosi napoletani del basket andando a conquistare una inaspettata quanto meritata Coppa Italia dopo un digiuno durato quasi venti anni. Appellarsi, nel caso dell’insuccesso a Sassari, come pur qualcuno ha fatto o provato a fare nell’ambiente, all’assenza, pur importante, del play Pangos e dell’apporto, in termini di qualità e canestri che questo cestista può e sa dare, proprio non regge. È senz’altro presto per tracciare bilanci ed esprimere giudizi, soprattutto se tranchant, ma questa squadra sembra proprio costruita male e, senza correttivi, nonostante le parole miste a vergogna espresse dal coach nel dopogara, difficilmente potrà fare di molto meglio di quello che attualmente sta o per meglio dire non sta facendo. La controprova la si potrà avere fin dalla prossima gara, in programma alla Fruit Village Arena sabato 19 ottobre, contro la Vanoli Cremona: partita che dirà molto delle ambizioni che potrà o non potrà coltivare nel prosieguo della stagione la Napoli Basket; se, insomma, MIlicic e ragazzi dovranno lottare nei bassifondi della classifica oppure potranno gravitare in quella zona play-off che, all’inizio del campionato, era il vero obiettivo della società. I tifosi, come dimostrano gli eccellenti risultati della campagna abbonamenti da poco conclusa, hanno dato ampiamente fiducia e, ora, è tempo che i cestisti azzurri, lo staff tecnico, i dirigenti e il presidente dimostrino che la fede degli appassionati della pallacanestro alle falde del Vesuvio è stata ben risposta e che partite letteralmente indecenti, come quelle della falsa partenza in campionato, non si ripeteranno più: mai più!